giovedì 20 febbraio 2014

ยินดีต้อนรับ Bangkok




A pink taxi from the airport to the city centre: a trip on Hello Kitty seat covers, passing shopping centres, Mac Donald’s and highways. Then a minivan till Chinatown: no posh stores, no air conditioned restaurants, no girls with Longchamp anymore: far from Siam Square, centre of “the Good Bangkok” there’s a different life going on. Taxis, old coloured buses and tuc tuc (the asian version of tricycles), fish markets and fruits street traders. A stroll through food stalls and massage centres, among nests of birds, tea vendors and pomegranate juice. Food markets, Chinese shops, Buddist temples and the Royal Palace, before foreshadow the future in an amulet market…The lights of skyscrapers light up in the distance, in this city that never sleeps.




Un taxi rosa shocking dall’aeroporto verso il centro : viaggio su sedili foderati con la faccia di Hello kitty, tra centri commerciali, Mac Donald’s e sopraelevate. Poi minibus fino a Chinatown: qui niente vetrine scintillanti, né aria condizionata, né ragazze firmate Lonchamp: lontano da Siam Square, centro dello shopping e della “Bangkok bene”, è tutta un’altra musica. Si cammina tra tempi e archi cinesi, zizagando tra statue di Buddha sorridenti, sdraiati e di fianco, commercianti d’oro e mercati di pesce, Thai massage e rainbow ice-cream, venditori di thè verde e di succhi di melograno. Per le strade taxi, autobus colorati e tuc tuc (versione asiatica dell’“ape cross” nostrana), bancarelle di imprecisati alimenti sotto sale e ambulanti con spinosi frutti pseudo tropicali. E un grassoccio porcellino di autentico finto oro che augura sorridendo buona fortuna.
In lontananza le luci di mille grattacieli si accendono, a intermittenza, in una città sempre all’erta, che mai dorme.

Siete pronti per Bangkok?



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